Edicola Calegari



Architetto: Carlo Maciachini
Anno di costruzione: 1878-1879
Ubicazione: Necropoli, spazio 11

 

Nel lato più esterno della Necropoli, nell’ala di ponente, sorge l’imponente edicola funeraria della famiglia Calegari. La struttura realizzata interamente in marmo Botticino, a eccezione dell’alto basamento in pietra rossa Simona della Valcamonica, appare come un omaggio al gotico internazionale, con particolari rimandi al Duomo di Milano nella ricca profusione di guglie, cuspidi, archi ogivali e trafori ornamentali.

La cappella di famiglia è stata commissionata dai fratelli Giuseppe (1817-1897) e Alessandro (1826-1888) Calegari all’architetto del Cimitero Monumentale, Carlo Maciachini (1818-1899). Il progettista del Monumentale, presente in questo spazio con numerose altre realizzazioni – come le imponenti edicole per le famiglie Brambilla (1870) e Turati (1872-1873) – si ricorda anche per le posizioni assunte nelle controversie architettoniche del suo tempo. Nel pieno del dibattito sui metodi e sulle tipologie di restauro si creano infatti due linee contrapposte: il restauro conservativo promosso da Camillo Boito afferma la necessità che i monumenti debbano essere “piuttosto consolidati che riparati,  piuttosto riparati che restaurati”, il restauro artistico propugnato da Luca Beltrami accetta invece un’integrazione, basata però sulla veridicità dei documenti storici. Maciachini si pone a metà tra il rispetto “archeologico”, l’invenzione e il libero adattamento di formule storiche.

Da notare che alle spalle di questa edicola di proporzioni grandiose si trova la sepoltura di Ester Calegari datata al 1895 (non si conoscono i gradi di parentela tra queste due famiglie omonime), consistente in una loggia che ricalca lo stile dell’edicola Calegari. Il piccolo monumento è opera dello scultore verista Bassano Danielli (1854-1923), allievo a Brera di Francesco Barzaghi e autore di svariate altre sepolture al Cimitero Monumentale (dove egli stesso riposa - Riparto IX, giardino 70).
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