Edicola Podreider


Scultore: Domenico Ghidoni
Anno di costruzione: 1894
Ubicazione: Necropoli, spazio 42

Lungo la fila di cappelle sul lato più esterno di levante dell’ottagono, che delimita la Necropoli, si colloca la scenografica edicola Podreider. Il passo del Vangelo in cui Gesù scaccia i mercanti dal Tempio, viene rappresentato attraverso una scalinata di nove gradini in pietra di Rezzato, con incisi in ordine cronologico, dal più basso al più alto, i nomi dei defunti della famiglia. In cima è posta la scultura in marmo di Carrara raffigurante Cristo, che, stentoreo, mostra uno sguardo severo e minaccioso, con la mano destra impugna una frusta di cordicelle – come riportato nel Vangelo di Giovanni (2, 13-25) – e provoca la rovinosa caduta del profanatore, disteso sui gradini della base, rivolge gli occhi fissi e impauriti verso Gesù.

L’opera è stata commissionata per il Cavaliere della Corona Francesco Podreider (1830-1894), dal figlio Alfredo (1865-1936), avvocato di grande prestigio nella Milano del primo Novecento e marito della grande stilista Rosa Genoni (1867-1954), anche lei qui sepolta. Viene ricordata anche come una fiera attivista per i diritti delle donne e della pace, amica sodale di Anna Kuliscioff (1857-1925).

L’artista incaricato per la realizzazione di questa tomba è Domenico Ghidoni (1857-1920). Lo scultore, nato a Ospitaletto (BS), ha esposto all’Esposizione Triennale di Brera nel 1891 la statua Emigranti, grazie alla quale ha vinto il premio Tantardini. L’opera verista è stata fusa in bronzo nel 1920 ed è oggi è posizionata nei giardini di corso Magenta a Brescia. Ghidoni ha operato molto in ambito funerario, soprattutto al  Cimitero Vantiniano di Brescia e al Monumentale di Milano. Qui si ricorda il monumento del 1910 in stile Liberty per Maddalena Monge Grün nel Rialzato A di levante.

 

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