Edicola Vogel



Architetto: Egidio Mazzucchelli
Anno di costruzione: 1901-190
Ubicazione: Riparto VI, spazio 126 

 

Lungo il viale centrale sorge l’imponente struttura piramidale per la famiglia Vogel. L’edicola si presenta come una piramide in miniatura, realizzata in blocchi di granito grigio di Biella; il prospetto principale è impreziosito da un portale in bronzo, con il motivo dei fiori di loto, sormontato dall’incisione riportante il nome della famiglia Vogel e da un bassorilievo rappresentante un avvoltoio dalle lunghe ali spalancate.

Il monumento funebre fu edificato su commissione dell’ingegnere Luigi Vogel (1855-1934), che nel 1886 fondò alla Bovisa un’industria per la produzione di fertilizzanti industriali, che nel 1920 si fuse con altri due importanti stabilimenti diventando così la più grande industria chimica italiana. 

Lo stile neoegizio dell’edicola Vogel rappresenta uno dei più alti esempi del tardo Eclettismo, il gusto architettonico imperante a Milano nell’ultimo quarto del XIX secolo e che ebbe una grande fortuna al Monumentale, grazie anche alle opere del progettista stesso del Cimitero, Carlo Maciachini. L’architetto Egidio Mazzucchelli (1867-1933), sempre al Monumentale, sperimentò lo stile neogreco nell’edicola Zonda (1907-1910) mentre nel 1930 fu incaricato della trasformazione in edicola della sepoltura Bertarelli (1876), di cui è attualmente concessionario l’Istituto dei Ciechi di Milano, sul cui fronte si trova un angelo in bronzo dello scultore Pasquale Miglioretti (1822-1881).

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