Ubicazione: ampliazione 3, gruppo 19, scomparto 117, celletta 40 LE, sotterraneo di fianco fila 6
Nato a Budapest (Ungheria) il 15 gennaio 1886 Morto a Rivoli (TO) il 28 luglio 1926
Jeno Karoly è riconosciuto come il più grande ed innovativo allenatore juventino fino agli anni ’30, cioè fino all’arrivo in panchina di Carcano. E’ ricordato nella storia bianconera con grande rispetto e quasi con venerazione essendo considerato uomo giusto, onesto, grande giocatore nonché grandissimo insegnante di calcio come non se ne erano ancora visti nel nostro Paese. Dopo una carriera agonistica con le squadre dell’ MTK Budapest e del Budapest AK, capitano della squadra nazionale, partecipa alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912. Iniziata l’attività di allenatore, viene ingaggiato dalla Juventus presieduta da Edoardo Agnelli, che lo aveva seguìto nei suoi trascorsi di 3 anni alla guida tecnica del Savona. Per tre stagioni conduce gli allenamenti della Juventus, portandola alla vittoria del campionato 1925 – ’26. Successo che però non si gode appieno in quanto pochi giorni prima della decisiva partita finale contro il Bologna viene stroncato da un infarto nella sua casa di Rivoli. I suoi resti sono in una celletta sotterranea.
(Testo e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza-To)