Protagonisti del calcio parte 2 - Gianpiero COMBI

Sepoltura, Biografia e immagini

Ubicazione: campo Prima ampliazione, area 101, tomba di famiglia Piola

Nato a Torino il 20 dicembre 1902- Morto a Imperia – Oneglia il 13 agosto 1956

Figlio dei commercianti Giovanni Combi e Cristina Cabodi, Gianpiero nasce nella casa di Corso San Martino 8. “Piero” inizia a prendere confidenza col calcio in piazza d’Armi alla Crocetta. E’ ingaggiato dalla Juventus, della quale peraltro è già tifoso, i cui dirigenti individuano in lui le potenzialità che successivamente saprà esprimere. E’ relativamente poco strutturato fisicamente ma dotato di uno scatto felino, tanto da essere soprannominato “fusetta” (petardo in Piemontese). Dopo tre anni di attività tra le giovanili esordisce in prima squadra diciannovenne, nel 1922, diventando in breve tempo uno dei giocatori bandiera dell’intera storia bianconera. Con la sua squadra vince 5 campionati, dei quali i primi 4 del Quinquennio d’oro degli anni ’30, formando con Rosetta e Caligaris un tridente difensivo entrato nella Storia. In Nazionale vince il bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928 e, soprattutto, il titolo di Campione del Mondo nel 1934, da Capitano della squadra Azzurra. Si ritira dal calcio subito dopo la conclusione del torneo iridato, a nemmeno 32 anni. A dicembre dello stesso anno si sposa con Lidia Piola e nel ’38 vede la luce Maria Piera. Nel frattempo Gianpiero diventa un piccolo imprenditore dell’azienda di famiglia dedita alla produzione di liquori (Il “Vigor” è uno di quelli prodotti), ricoprendo un ruolo dirigenziale, e apre un locale in via Roma angolo piazza Castello, il “Gran Bar Combi”. Nel ’55 viene nominato Cavaliere della Repubblica dal capo dello Stato. Nell’agosto del 1956, in auto con la famiglia diretto al casinò di Sanremo, accusa un malore: dopo una prima breve sosta per prendere un farmaco é costretto a fermarsi nuovamente, accasciandosi sul volante, colto da infarto. Viene portato all’ospedale di Oneglia, dove cessa di vivere pochi minuti dopo., Gli sono stati intitolati il vecchio campo di allenamento juventino in via Filadelfia e lo stadio di Merano (BZ), oltre ad una stella della Hall of Fame dello Juventus stadium. Dei 27 “Nazionali” sepolti a Torino, è quello con più presenze, 47.

(Testi e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza -To)

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