Protagonisti del calcio parte 1 - Luigi PAISSA

Sepoltura, Biografia e immagini

Ubicazione: Campo Primitivo ovest-B, area 339

Nato a Torino il 6 giugno 1875 - Morto a Torino l’8 dicembre 1952

Il Commendator Luigi è figlio di Pietro Paissa e Luigia (Luisa) D’Imporzano. Ha una sorella, Caterina Giovanna Ida ed un fratello, Paolo e dal suo matrimonio nascono quattro figli.
Commerciante, con il fratello gestisce nel cuore di Torino, in Piazza San Carlo 8, il negozio e i magazzini all’ingrosso per conto della ditta Salus di Milano, che avevano rilevato agli inizi del ‘900 l’attività, specializzati nell’importazione e vendita di prodotti coloniali. Nel 1919, subito dopo la Prima Guerra Mondiale, viene eletto Presidente del Torino e mantiene la carica fino al 1922, fino a quando gli subentra Giuseppe Bevione. Sono gli anni della ricostruzione, principalmente dello stadio di Stradale Stupinigi, completamente distrutto durante il conflitto bellico perché era divenuto un deposito di carri, vettovaglie e quant’altro potesse servire alle autorità francesi di supporto ai nostri soldati impegnati al fronte.
Nel 1923 viene eletto vicepresidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nel 1929 fallisce l’azienda di famiglia, nei suoi confronti viene emesso un mandato di arresto per bancarotta fraudolenta: nelle casse della Salus c’è un ammanco di un milione di lire ed un passivo addirittura di tre milioni. Fugge dall’Italia e tramite la Svizzera si rifugia in Norvegia, ma lì il clima è troppo freddo e allora scende in Francia a Parigi, dove si nasconde lavorando in un ristorante italiano come cameriere. Arrestato, viene rimpatriato e subisce regolare processo venendo condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione, poi ridotti in appello a tre anni e undici mesi. Muore nella sua abitazione in via Cordero di Pamparato a Torino, al decesso era già rimasto vedovo della consorte.

(Testo, immagini e ricerca storica di Gabriele FERRERO/Alpignano -To - Ideazione Progetto di Giovanni Arbuffi/Pianezza - To)

Location
Get QR code