Protagonisti del calcio parte 4 - Umberto Celeste SAVOJA
Sepoltura, Biografia e immagini
Ubicazione: Ampliazione settima, viale Aeronautica, tomba di famiglia Cassoni n. 247
Nato a Torino il 4 febbraio 1884 - Morto a Lido di Camaiore (LU) il 4 giugno 1954
Figlio di Giuseppe Savoja e Gabriella Martinotti, fratello di Amedeo Savoja. Umberto Savoja, e non Savoia come si trova a volte scritto, è nato a Torino il 04 febbraio 1884, il papà ingegnere insegnava in un liceo a Torino. Anche Umberto compie gli studi fino al Liceo in Torino, unendosi così al gruppo di ragazzi che nel 1897 ha dato vita allo Juventus Sport Club.
Nel 1901 entra all'Accademia Militare e ne esce nel 1904 con il grado di Sottotenente del Genio. L'anno successivo frequenta la scuola di applicazione di Artiglieria e Genio, risulta primo in graduatoria del suo corso e viene nominato Tenente. La sua cultura tecnica abbinata alla grande passione per i motori relativi al loro impiego applicati al volo fa sì che venga trasferito nel 1908 alla Brigata Specialisti dove effettua le sue prime ascensioni in aerostato libero. Date le sue capacità, viene anche scelto per delle lezioni di pilotaggio impartite da Wright in persona. Inutile dire dei suoi successi ottenuti in breve tempo, che assicurano alla nascente Aviazione un elemento tanto prezioso. Nel 1911 sposa Luigia Talenti ad Alessandria, due saranno le figlie che vengono ad allietare la loro unione, Andreina e Gabriella. Arriva la Guerra e anche lui fa la sua parte a difesa della Patria sul Piave al comando del 55.mo Battaglione Zappatori.
Divenuto alla fine della guerra Tenente Colonnello, si laurea nel 1921 in Ingegneria Civile, prosegue la sua carriera militare sino a raggiungere il grado di Generale.
Nel 1929 il Senatore Giovanni Agnelli lo vuole fra i suoi collaboratori più diretti nominandolo in seguito Direttore della FIAT Aviazione, incarico che mantiene fino al 1946.
La salute precaria lo induce a ritirarsi a vita privata nella sua casa di Lido di Camaiore dove viene a mancare il 04 Giugno 1954 a settanta anni.
(Testi e ricerca di Gabriele Ferrero/Alpignano - To)